domenica 31 luglio 2016

LILIANA SEGRE

INDIFFERENZA

SINAGOGA, PESARO


PER FILE PARALLELE
Per file parallele
per quel dolore 
che il tempo non sbiadisce
per quel pianto che nulla consola
per quella ferocia
che ha prodotto fumo di carne umana
per l'irraziocinio
per l'indifferenza
per gli occhi ciechi e i cuori di pietra
per loro
per tutti quelli che
per file parallele
una follia 
ha reso muti.

A.C. 2008


Incontrare Liliana Segre significa incontrare la sofferenza, ma pure incontrare il significato più grande della vita: il perdono. Riuscire a perdonare una violenza così grande perpetuata per un lungo tempo e che nel tempo lascia un vuoto incolmabile, significa avere ricevuto il dono di una santità. Le parole  escono dalla bocca di Liliana con fluidità, senza mai lasciare trasparire disprezzo o altra forma di odio. Liliana è una donna con un carisma unico, si percepisce la sua energia positiva lontano un miglio e la sua voce con tono pacato scandisce gli istanti di una tragedia universale. Tanti i punti toccanti del suo racconto, tanti. l'emarginazione, la fuga, la carcerazione, il distacco dal padre, la prigionia, la liberazione.
...Ho vissuto tre carceri, Varese, Como e il 5° raggio di San Vittore a Milano, venivamo imprigionati, ma non avevamo capito che cosa avevamo fatto. Poi ci salirono su 40 camion e trasportati al binario 21. Avevo preso prima di allora tante colte il treno, per andare in vacanza, in Svizzera, ma non avevo mai saputo che sotto ce n'era un altro. Ecco quello era il diretto per il viaggio che non sapevo essere del non ritorno....
...Di là dal cancello ci chiesero chi siete? Noi siamo delle ragazze rispondemmo, ma eravamo asessuate e senza età. Avevo 14 anni ma i miei capelli erano già bianchi. 
...Poi i cancelli si aprirono, il militare gettò a terra la sua divisa e si vestì di vestiti civili, mi buttò la pistola ai piedi, fu un attimo, la voglia di usarla era tanta, ma l'educazione che avevo ricevuto non mi permise di farlo. 
Il mio DNA era diverso da quello del mio assassino. Sono sempre stata quella donna di PACE che sono ancora oggi.

Liliana Segre, 28 luglio 2016.